A. Pian, Didattica con il podcasting, Laterza, 2009, pp. 3-171
Francesca Marinelli
Professoressa associata di Diritto del lavoro
Università degli Studi di Milano Statale
Questo libro, seppur non recente, si basa su una idea tuttora molto innovativa: utilizzare nell’attività didattica gli oramai famosi “podcast”, con ciò intendendo quei contenuti – soprattutto audio – diffusi attraverso la rete, organizzati in una serie di episodi, più o meno strutturati tra loro, riconducibili ad un tema, argomento o soggetto comune.
Ad avviso di chi scrive la parte più interessante del libro (che in alcuni punti appare inevitabilmente molto tecnico-operativo), è quella in cui l’Autore si sofferma sulla relazione tra attenzione e ascolto.
In particolare, Pian nota come, contrariamente a quanto si sia soliti pensare, i media più potenti siano quelli radiofonici e non quelli visivi, in quanto, pur risultando di primo acchito meno “invadenti”, finiscono per essere più “invasivi”.
Le ragioni sono sostanzialmente due: in primis, il fatto che l’ascolto è una attività che può essere svolta nei contesti più disparati e che, dunque, non richiede necessariamente una attenzione diretta. Ciò lo rende un mezzo adatto, da un lato, a tenere le persone impegnate anche ininterrottamente per lunghi periodi; dall’altro, ad influenzarle anche senza che queste lo percepiscano.
In secundis, l’ascolto, basandosi solo sul senso dell’udito, è un’attività che, per un verso, elimina le distanze, creando, inevitabilmente, un senso di intimità tra chi parla e chi ascolta nonostante l’assenza di contiguità e, per altro verso, sollecita l’immaginario di chi lo subisce (senza tuttavia mallearlo completamente come invece fanno le immagini), consentendo così all’ascoltatore di costruire “originali relazioni con un mondo di significati che gli appartiene” e, quindi, inevitabilmente di essere più attivo nel processo di apprendimento.
Una volta assodato che l’ascolto è un mezzo di apprendimento con grandissime potenzialità e che, dunque, il podcast può rivelarsi uno strumento assai utile ai fini dell’apprendimento, l’Autore chiarisce quali sono i tre elementi fondamentali di un podcast “di successo”: i) una scansione temporale efficace nella pubblicazione degli episodi; ii) un pubblico di riferimento ben individuato (per età, motivazione all’ascolto, etc..); iii) un testo scritto costruito, ovviamente, non per essere letto ma per essere ascoltato.